Prevenire è meglio che curare e questo vale ancora di più in un periodo come quello che stiamo vivendo in cui è bene cercare di ammalarsi il meno possibile. L’importanza della prevenzione è ancora più evidente considerando che questo inverno dovremo affrontare tre diversi tipi di virus: è ormai certo che faremo i conti con il SARS-CoV-2 che si accompagnerà ai “classici” virus influenzali e parainfluenzali che normalmente ci fanno ammalare nel periodo freddo dell’anno.
Certamente le norme igienico sanitarie che ormai tutti noi conosciamo possono rivelarsi molto efficaci per ridurre la circolazione di qualunque tipo di virus con una diffusione aerea. Portare la mascherina fuori casa, in particolare nei luoghi chiusi e affollati, evitare contatti diretti con le altre persone, mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro e lavarsi spesso le mani sono indispensabili per ridurre la trasmissione dei virus e il rischio di ammalarsi.
La prevenzione invernale deve iniziare da un stile di vita sano: tanto movimento, cinque porzioni di frutta e verdura al dì, cereali integrali e un corretto apporto di proteine a tutti i pasti.
Nella prevenzione delle malattie invernali gioca un ruolo importante anche la risposta immunitaria. Purtroppo mancano ancora dati certi sulla strategia più efficace per supportare il sistema immunitario contro l’infezione da Coronavirus: la comunità scientifica si sta ancora interrogando sulle ragioni per cui in molti casi il contatto con il SARS-CoV-2 decorra in modo asintomatico o quasi e in altri possa dare origine una severa forma clinica. Certo è che un sistema immunitario efficiente può rappresentare un aiuto in più per prevenire i malanni di stagione.
La prevenzione invernale deve iniziare da un stile di vita sano: non c’è integrazione di minerali e vitamine che possa eguagliare lo stimolo positivo sul sistema immunitario del movimento abituale, che deve diventare quanto più possibile quotidiano, dell’assunzione di almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, facendo attenzione a sceglierne di colori diversi, dell’utilizzo di cereali integrali e di un corretto apporto di proteine distribuito nei tre pasti.
Una buona qualità del sonno migliora la capacità dell’organismo di resistere alle infezioni, comprese quelle virali.
Anche il risposo notturno riveste la sua importanza a supporto di una efficace risposta immunitaria. Una review pubblicata sul Journal of Immunology Research nel 2015 punta proprio l’attenzione su come dormire poco e male alteri la capacità dell’organismo di resistere alle infezioni, comprese quelle virali (Ibarra-Coronado EG et al. J Immunol Res. 2015). Meglio prepararsi al sonno con una buona routine come quella di abbassare le luci in casa, leggere un buon libro o magari fare una doccia calda o un bel bagno. L’importante è conciliare il sonno per riposare meglio e aiutare il nostro sistema immunitario a resistere maggiormente alle infezioni.
Sul piano dell’integrazione naturale è bene iniziare con qualche settimana di anticipo sull’arrivo del freddo proseguendo poi fino all’inizio della primavera. Considerando le temperature e il meteo dei prossimi giorni, almeno al Nord, è il momento per cominciare. La strategia ottimale deve essere valutata, discussa e personalizzata con il proprio medico di fiducia ma certamente la supplementazione con alcuni minerali, vitamine e fitoterapici può rivelarsi di grande aiuto.
Minerali, vitamina C, vitamina D e Astragalo sono i rimedi che nella mia esperienza clinica si sono rivelati più efficaci nella prevenzione delle malattie da raffreddamento.
Il rischio quando si parla di prevenzione invernale è di esagerare con il numero di prodotti naturali utilizzati e con i dosaggi assunti nell’intento di fare di più e sentirsi più protetti: meglio ragionare su rimedi sicuri ed efficaci senza eccedere con la posologia.
Ecco l’integrazione che nella mia esperienza clinica si è rivelata più efficace nella prevenzione delle malattie da raffreddamento:
- Minerali, in particolare Manganese (1-2 mg al dì), Rame (0.5-1 mg al dì) e Zinco (5-10 mg al dì). Svolgono una potente azione antinfiammatoria e sono indispensabile per supportare il corretto funzionamento del sistema immunitario nel contrastare le infezioni, siano esse batteriche o virali. Per un’integrazione più efficace di oligoelementi meglio preferire l’utilizzo di sali organici che ne migliorano la biodisponibilità scegliendo, ad esempio, tra formulazioni come pidolati, bisglicinati, gluconati e così via.
- Vitamina C al dosaggio di circa 500 mg al giorno. Non sono necessari dosaggi troppo elevanti che possono rivelarsi utili solo in fase acuta. Grazie alla sua azione antiossidante questa vitamina è indispensabile per una corretta risposta immunitaria. A primissimi sentori di un possibile raffreddamento o dopo un’infreddatura inattesa bene raddoppiare per qualche giorno il dosaggio di minerale e vitamina C per potenziare le capacità di risposta del sistema immunitario.
- Vitamina D a dosaggi compressi tra 400 e 1000 UI al dì. L’integrazione di questa vitamina andrebbe personalizzata sulla base dei livelli ematici di Vitamina D3 (25-OH). In mancanza di dati certi questi dosaggi sono sicuri ed efficaci a supporto del sistema immunitari. La vitamina D si è dimostrata molto utile nella prevenzione delle malattie da raffreddamento, soprattutto nel periodo invernale quando, riducendosi le ore di luce, diminuisce anche la sua produzione a livello della pelle.
- Astragalo (radice di Astragalus mebranaceus) a dosaggi di circa 500 mg al dì. Secondo la farmacologia tradizionale cinese, l’Astragalo è un rimedio con una potente attività immunostimolante molto utile nella prevenzione delle malattie da raffreddamento. Un interessante lavoro scientifico pubblicato sull’International Journal of Biological Sciences da un gruppo di ricercatori dell’Università di Macao fa il punto sui rimedi naturali più impiegati dalle autorità sanitarie provinciali cinesi per prevenire l’epidemia da Covid-19. Fra tutti i rimedi impiegati spicca il ruolo proprio dell’Astragalo (Yang Y. et al. Int J Biol Sci 2020).
Resta naturalmente inteso che di fronte a una manifestazione clinica di qualunque natura, nonostante la prevenzione, è importante fare riferimento al proprio medico di medicina generale per attuare tutte le misure indispensabili per l’identificazione precoce dei casi di Coronavirus al fine di contenerne la circolazione.