Negli anni si sono susseguite nella letteratura scientifica internazionale molte equazioni più o meno complesse con l’obiettivo di definire il peso ideale di un individuo. Da equazioni che possono far sorridere come quella proposta da Paul Pierre Broca nel 1871, che ipotizzava che il peso ideale di una persona corrispondesse all’altezza – 100, a quelle più complesse che tengono in considerazione diversi fattori a partire dal genere (Peterson et al. Am J Clin Nutr. 2016 May;103(5):1197-203).
Il “peso giusto” non esiste o comunque è influenzato da molti fattori che meritano di essere tenuti tutti in considerazione per definire un range di “peso sano”.
La realtà è che rincorrere un numero rischia di portarci nella direzione sbagliata. Il “peso giusto” non esiste o comunque è influenzato da molti fattori che meritano di essere tenuti tutti in considerazione quando si vuole definire un range di “peso sano”.
Prima di tutto è importante non cadere nell’errore di pensare che la definizione di peso sano interessi solo alle persone che vogliono ridurre il proprio peso mentre è un tema da tenere in seria considerazione anche per chi deve recuperarlo. Proprio per questo il peso ideale ha una grande variabilità interpersonale ma anche intrapersonale.
Altezza e indice di massa corporea
Per cominciare ad analizzare le variabili da tenere in considerazione per definire il proprio peso ideale è fondamentale valutare l’altezza: è facile pensare che una persona più alta abbia un peso maggiore rispetto a una persona con un’altezza minore. Su questa idea si basa l’indice di massa corporea (BMI – Body Mass Index) che è possibile calcolare dividendo due volte il peso espresso in chilogrammi per l’altezza espressa in metri. A sottolineare l’idea che il peso ideale delle persone sia molto vario, il range del normopeso è volutamente ampio e va da un BMI di 18.5 kg/mq fino a 25 kg/mq. Per tradurre in pratica questi concetti, secondo la definizione di BMI una persona con un’altezza di 160 cm può considerare il suo peso normale tra 47 e 64 kg mentre una persona di 180 cm è considerata normopeso tra 58 e 81 kg.
Composizione corporea
L’indice di massa corporea non tiene però in considerazione quanto del peso di una persona sia massa muscolare, massa grassa e acqua di ritenzione. Per rendere più intuitivo questo concetto basta pensare che alcuni body builder professionisti secondo la definizione di BMI rientrano tra i soggetto in sovrappeso o addirittura obesi nonostante abbiamo una percentuale di massa grassa molto bassa e il peso in eccesso sia dovuto interamente alla crescita muscolare. Tenere in considerazione la composizione corporea di un individuo aiuta a comprendere meglio la differenza tra perdere peso e dimagrire: se per ipotesi si sostituisse un chilogrammo di grasso con un chilogrammo di muscolo la bilancia non vedrebbe nessuna differenza nonostante si possa affermare di essere dimagriti.
La bioimpedenziometria è un esame molto semplice che può essere praticato in ambulatorio durante la visita per stimare la composizione corporea. Viene effettuata misurando la velocità con cui una corrente elettrica a bassissima intensità attraversa i tessuti dell’organismo. Intuitivamente è possibile immaginare come un eccesso di massa grassa rallenti la velocità di conduzione della corrente elettrica mentre una maggior percentuale di massa magra e di acqua permetta una velocità di conduzione maggiore. La composizione corporea ideale varia evidentemente in base al genere. Sul versante femminile si può considerare nella norma una percentuale di massa grassa compresa tra il 15 e il 20 per cento con un massa muscolare compresa tra il 50 e il 55%. Sul versante maschile invece la percentuale di massa grassa ideale si aggira tra il 10 e il 15 per cento con una massa muscolare compresa tra il 60 e il 65%. Questi riferimenti devono essere consideranti solo come indicativi di una composizione corporea ideale e, così come il peso, sono soggetti a grandi variazioni.
La bioimpedenziometria viene effettuata misurando la velocità con cui una corrente elettrica a bassissima intensità attraversa i tessuti dell’organismo. Intuitivamente è possibile immaginare come un eccesso di massa grassa rallenti la velocità di conduzione della corrente elettrica mentre una maggior percentuale di massa magra e di acqua permetta una velocità di conduzione maggiore.
Altro fattore confondente è certamente la ritenzione di liquidi: è normale dopo aver cenato con una pizza trovare l’indomani il peso aumentato: questa repentina variazione non è da attribuire all’aumento della massa grassa ma più semplicemente a una maggior trattenimento di liquido dovuti all’eccesso di sale. Il rapporto tra massa grassa a massa muscolare non si è modificato: non siamo più magri o più grassi e la bilancia tornerà a indicare il peso precedente nel giro di 1-2 giorni.
Oltre a questo è importante valutare anche la propria costituzione: ci sono persone con una struttura più longilinea e persone con una struttura più brevilinea e l’obiettivo di peso deve tenere in considerazione la propria conformazione fisica andando oltre l’idea di BMI. Per spiegare ai miei pazienti questa differenza faccio riferimento alle razze di cane: un levriero ha una struttura longilinea e avrà un range di peso sano molto diverso da quello di un mastino napoletano che al contrario ha una struttura più massiccia. La struttura di una persona è anche molto influenzata dal tipo di sport praticato: un maratoneta, un ciclista, un nuotatore o un body builder avranno certamente una struttura fisica diversa e quindi anche un obiettivo di peso differente. Allo stesso modo anche la sedentarietà, magari obbligata, deve essere valutata quando si pensa al proprio peso ideale.
Storia clinica e personale
Se questo non bastasse, la storia clinica di un paziente influenza il suo peso ideale: l’età, alcune malattie e l’assunzione di alcuni farmaci possono influenzale il peso corporeo così come sul versante femmine è importante tenere in considerazione le gravidanze, l’allattamento e la menopausa prima di fare ipotesi sul peso ideale. Anche la storia personale di un paziente ha un’influenza sul peso corpore attuale e desiderabile. Innamorarsi, la nascita di un figlio, un periodo lavorativo particolarmente stressante o al contrario un po’ di tempo in più per rilassarsi, un trasloco, un trasferimento in un’altra città, l’acquisto di una casa nuova o un nuovo progetto imprenditoriale: il peso riflette la propria storia personale e persone diverse rispondo in maniera diversa ai cambiamenti perdendo o guadagnando peso a seconda della propria struttura.
Il peso riflette la propria storia personale e persone diverse rispondo in maniera diversa ai cambiamenti perdendo o guadagnando peso a seconda della propria struttura
Per concludere, le variabili che influenzano il proprio range di peso sano sono innumerevoli e meritano tutte di essere considerate. Prima di valutare autonomamente il proprio peso ideale è importante chiedersi se si ha un rapporto equilibrato con la propria immagine o si rincorrono modelli irrealistici senza riuscire ad apprezzare la propria forma corporea. Alcune persone sono eccessivamente e in maniera immotivata preoccupate per il proprio aspetto fisico tanto da soffrirne profondamente e compromettere la propria socialità e l’interazione con gli altri sia sul piano scolastico che su quello lavorativo e personale. In questi casi meglio evitare di fare da soli e chiedere aiuto a un professionista qualificato che sappia guidarci nella comprensione del problema identificando insieme un percorso per definire e raggiungere il peso ideale per una sana autostima.