Stiamo attraversando un periodo molto complesso con tante preoccupazioni per la nostra salute e quella dei nostri cari, senza contare le incertezze sul piano economico e sociale, ed è normale sentirsi più stressati, ansiosi e stanchi.
Con il termine pandemic fatigue, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa riferimento alla stanchezza e alla demotivazione dovute alla pandemia in corso che rischia di farsi sentire ancora di più in un momento come questo in cui ci viene chiesto di rinnovare attenzioni, cautele e sacrifici, senza certezze su quando la situazione si risolverà. Quando si vive una situazione di stress, soprattutto se protratta nel tempo, è importante intervenire con un approccio integrato a supporto della nostra salute fisica ed emotiva.
Spesso è utile chiedere consiglio a uno psicologo per riuscire a cambiare la propria prospettiva del problema, ma è possibile mettere in moto fin da subito un supporto naturale e di cambio delle proprie abitudini che aiuti ad affrontare più serenamente questo periodo di ansia e preoccupazioni.
Un primo passo importante riguarda quello di regolarizzare il sonno. Dormire meglio e riposare durante la notte rappresentano un aiuto importante per reagire alle situazioni di tensione.
In questi giorni è bene, per quanto sia possibile, stare a casa per limitare il diffondersi dell’infezione da Coronavirus concedendosi, magari, qualche ora di sonno in più. Una buona qualità del sonno è fondamentale per mettere il nostro sistema immunitario nelle condizioni di funzionare al meglio. Una review pubblicata sul Journal of Immunology Research nel 2015 punta l’attenzione su come dormire poco e male alteri la capacità dell’organismo di resistere alle infezioni, comprese quelle virali (Ibarra-Coronado EG et al. Journal of Immunology Research. 2015 doi.org/10.1155/2015/678164).
Meglio cercare di andare a letto presto e magari, se possibile, non puntare la sveglia o puntarla un po’ dopo il solito e prepararsi al sonno con qualche buona abitudine come quella di abbassare le luci in casa, leggere un buon libro o magari fare una doccia calda o un bel bagno. L’importante è conciliare il sonno per riposare meglio e aiutare il nostro sistema immunitario a resistere maggiormente alle infezioni.
Dormire poco e male altera le naturali capacità del nostro organismo di resistere efficacemente alle infezioni, comprese quelle virali.
Lo sapeva bene anche la Medicina Tradizionale Cinese. È interessante notare come la Wei Qi (l’energia difensiva, per intenderci) oltre a proteggerci, regoli anche la chiusura e l’apertura degli occhi, cioè il ritmo sonno/veglia: la sera ritirandosi all’interno del corpo, nello Yin, fa calare le palpebre inducendo il sonno; al mattino il suo passaggio nello Yang, dall’interno verso la superficie per difenderci, provoca il risveglio riaprendo gli occhi.
Per aiutare il sonno è possibile intervenire con un rimedio fitoterapico come la Melissa utilizzata sia in tisana che come estratto secco a dosaggi compresi tra i 200 e i 400 mg al dì da assumere prima di coricarsi. La Melissa svolge un’efficace azione calmante e rilassante supportando sia le fase dell’addormentamento che il mantenimento del sonno evitando i risvegli notturni. L’utilizzo di questo estratto fitoterapico può essere portato avanti a lungo seguendo cicli di 1-2 mese serenamente ripetibili al bisogno.
L’agopuntura può rivelarsi di grande aiuto per indurre un profondo rilassamento e per recuperare le energie.
In alcune situazioni può essere utile affiancare qualche seduta di agopuntura. Questa tecnica terapeutica antichissima può rivelarsi di grande aiuto per indurre un profondo rilassamento e per recuperare le energie. Solitamente si inizia prevedendo 1 seduta a settimana per 4-5 settimane consecutive per poi diradare gli appuntamenti in base al miglioramento ottenuto.
Per un pronto intervento contro l’ansia e lo stress è possibile utilizzare, anche in autonomia, due punti posizionati sull’orecchio. Il primo si trova davanti al trago (la sporgenza cartilaginea subito davanti al meato acustico) mentre il secondo si trova subito sotto l’antelice (la cornice che circonda la conca auricolare) all’incirca tra il terzo inferiore e il terzo medio.
La pressione su questi punti deve essere decisa, ma non dolorosa ed essere portata avanti per 30-40 secondi su ogni posizione. Questi due punti di auricoloterapia possono essere utilizzati in qualunque momento, quando si è in coda in attesa del proprio turno per fare un tampone o prima di parlare a un webinar davanti ai proprio colleghi o semplicemente quando serve una “coccola” per arrivare a fine giornata.
Utile anche lavorare sul cambio delle proprie abitudini di vita a partire dall’attività fisica, che deve diventare parte integrante della propria quotidianità. Non serve correre la maratona, basta anche solo una passeggiata a passo svelto, un giro in bicicletta o qualche esercizio a corpo libero seguendo una lezione on line: l’importante è muoversi tutti i giorni.
L’attività fisica è fondamentale per controllare l’ansia e lo stress perché libera a livello encefalico alcuni neurotrasmettitori, chiamati endorfine, che sono responsabili delle sensazioni di pace e benessere.
L’attività fisica aiuta a controllare ansia e stress perché libera a livello encefalico neurotrasmettitori come le endorfine responsabili delle sensazioni di pace e benessere.
Utile anche fare attenzione a come si mangia e mettere in atto quelle che sono le buone abitudini di benessere e salute, a partire dalla prima colazione che deve diventare il pasto più abbondante della giornata, bilanciando correttamente carboidrati e proteine. Largo spazio anche ai cereali integrali, che devono sostituire il più possibile quelli raffinati.
Quando una persona si rende conto consapevolmente dell’importanza che hanno queste sane abitudini contro l’ansia e le preoccupazioni impara a utilizzarle per resistere alla situazione di stress.