L’ambito oncologico è probabilmente uno tra i campi della medicina in cui un approccio integrato al malato, che prenda in considerazione da un lato le terapie classiche e dall’altro il supporto con tecniche terapeutiche dolci, permette di ottenere i migliori risultati in termini di supporto alla qualità di vita del paziente.
L’ambito oncologico è probabilmente uno dei campi in cui un approccio integrato al paziente permette di ottenere i migliori risultati in termini di supporto alla qualità di vita del paziente.
Nella mia pratica clinica capita spesso di affiancare i colleghi oncologi nel supporto dei pazienti in terapia per un tumore, con l’obiettivo di ridurre gli effetti collaterali delle terapie anti-cancro. Ogni paziente deve essere valutato per le sue particolarità cliniche con un costante dialogo tra colleghi. Un approccio integrato è sempre più richiesto dai pazienti e permette, in molti casi, di agire positivamente per migliorare la qualità di vita.
La nausea e il vomito sono tra gli effetti avversi più frequenti della chemioterapia e spesso rappresentano un vero tormento per il malato oncologico oltre che un problema dal punto di vista clinico, sia in termini di idratazione che di alimentazione e quindi di recupero delle forze tra un ciclo di chemioterapia e l’altro.
Una meta-analisi pubblicata nel 2006 sulla prestigiosa rivista Cochrane ha definito in maniera precisa che tecniche come l’agopuntura e l’elettroagopuntura hanno un effetto biologico nel trattamento della nausea indotta dai chemioterapici (Ezzo JM et al., Cochrane Database Syst Rev 2006;27(2):CD002285). A conferma di questo, nel 2017 è stato proposto sulla rivista scientifica Trials la verifica dell’efficacia di uno protocollo standardizzato per il trattamento della nausea post-chemioterapia (Li Q-W et al., Trials 2017;18(1):185).
L’agopuntura ha un effetto biologico nel trattamento della nausea indotta dalla chemioterapia.
Tra tutti i punti proposti quello che maggiormente si dimostra efficace nella pratica clinica è Neiguan (PC6). Questo punto è localizzato tre dita al di sopra della piega del polso in posizione centrale e può essere utilizzato efficacemente in caso di nausea e vomito pungendolo o massaggiandolo da entrambi i lati.
In affiancamento all’agopuntura, di cui solitamente si prevedono 1-2 sedute a settimana in relazione alla sintomatologia e al miglioramento ottenuto, è possibile intervenire con l’integrazione di Magnesio. Questo minerale volge un’azione procinetica a livello gastroenterico favorendo la riduzione della nausea.
Si utilizzeranno dosaggio compresi tra 200 e 400 mg al dì da distribuire nei tre pasti preferendo un sale organico di Magnesio ad alta disponibilità come potrebbe essere un pidolato di Magnesio, un bisglicinato di Magnesio o un citrato di Magnesio.
Anche qualche attenzione sul piano alimentare può rivelarsi molto utile per contrastare la sensazione di nausea. Ad esempio, è importante prediligere, quando possibile, il primo pasto della giornata che è il momento in cui le funzioni di stomaco e intestino sono fisiologicamente più attive.
Per contrastare la sensazione di nausea meglio fare attenzione a un prima colazione un po’ più abbondante, alla masticazione e alla scelta di alimenti di qualità, freschi e di stagione.
La scelta degli alimenti deve assecondare un po’ la predilezione di ogni paziente cercando di abbinare comunque carboidrati e proteine: qualche biscotto secco preparato con farina integrale in abbinamento a uno yogurt greco o a un po’ di ricotta con qualche mirtillo può rappresentare un buon esempio per una prima colazione completa. Masticare a lungo aiuta sicuramente la digeribilità di quello che si sta mangiando.
Un aspetto importante a cui fare attenzione è la scelta di alimenti di qualità, freschi e di stagione per garantire un migliore apporto di microelementi in un momento in cui spesso l’alimentazione è quantitativamente scarsa a causa delle difficoltà digestive.