L’autunno è il periodo dell’anno in cui più spesso si assiste a una riacutizzazione dei problemi di stomaco.
In un editoriale storico pubblicato sul JAMA Internal Medicine ancora nel 2015 e subito ripreso dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è emerso chiaramente un nesso di causalità tra l’uso di farmaci contro il mal di stomaco e il reflusso gastroesofageo, come l’omeoprazolo, il lansoprazolo e più in generale per gli inibitori di pompa protonica (IPP) e reazioni avverse come l’aumento di malattie renali acute e croniche, le fratture, l’ipomagnesemia, le infezioni da Clostridium difficile e le polmoniti, per non parlare dell’aumentato rischio cardiovascolare.
L’AIFA ha sottolineato più volte la necessità di utilizzare con moderazione gli inibitori di pompa protonica suggerendo il loro utilizzo al minor dosaggio possibile per il minor tempo possibile.
Tutte queste informazioni sono state più volte ribadite dall’AIFA in questi anni sottolineando la necessità di utilizzare con moderazione gli inibitori di pompa protonica e suggerendo il loro utilizzo al minor dosaggio possibile e per il minor tempo possibile, come a dire “less is more” (meno è meglio).
Per chi soffre di gastrite è fondamentale prepararsi all’autunno modificando le proprie abitudini alimentari con l’obiettivo di mettere lo stomaco nelle condizioni migliori di funzionare. Semplici accortezze come una masticazione attenta e una prima colazione abbondante seguita da una cena leggerissima possono rivelarsi estremamente efficaci anche da sole. Tutto quello che si mangia al mattino viene digerito sicuramente meglio rispetto a quando mangiato la sera, quindi per evitare bruciori di stomaco e reflusso è consigliabile consumare una cena frugale.
In affiancamento al cambio delle proprie abitudini a tavola, è possibile intervenire con rimedi naturali come il colostro. Il primo latte materno svolge una profonda azione riparativa sulla mucosa gastrica ed esofagea. Si utilizzerà del colostro caprino al dosaggio di circa 200 mg prima dei 3 pasti per cicli terapeutici di circa 10-15 giorni al mese serenamente ripetibili in caso di necessità il mese successivo.
Il colostro svolge una profonda azione riparativa sulla mucosa gastrica ed esofagea.
In affiancamento al colostro a supporto delle funzioni digestive, può rivelarsi di grande aiuto l’utilizzo del Fieno greco grazie alla sua azione lenitiva ed emolliente. Si utilizzeranno circa 500 mg di semi polverizzati da assumere prima di cena per cicli terapeutici di circa un mese.
L’agopuntura e l’elettroagopuntura sono efficaci e sicure nel trattare i sintomi della gastrite e del reflusso gastroesofageo.
Anche l’agopuntura dovrebbe essere presa in considerazione per il trattamento del mal di stomaco. Una meta-analisi pubblicata sulla prestigiosa rivista Acupuncture In Medicine nel 2017 da un gruppo di ricercatori di Beijing, ha preso in esame 12 diversi studi scientifici per un totale di oltre 1200 pazienti e ha dimostrato che approcci terapeutici come l’agopuntura e l’elettroagopuntura sono efficaci e sicuri nel trattare i sintomi della gastrite e del reflusso gastroesofageo (Zhu J et al. Acupunct Med 2017;35(5):316–23). Spesso sono sufficienti poche sedute per avere già un buon controllo della sintomatologia e i risutati migliori si ottengono iniziando con qualche settimana d’anticipo sull’arrivo dei mesi autunnali.
Per finire, se oltre all’autunno la gastrite è accentuata dallo stress meglio intervenire con minerali come il Magnesio ad estratti fitoterapici come il Biancospino e la Rodiola che svolgono una buona azione di filtro emotivo aiutando ad affrontare con maggior serenità le proprie giornate.